Uomo politico afghano. Laureato in
Medicina all'Università di Kabul, fin dal 1967 fece parte del
Partito democratico popolare afghano; nel 1977 divenne membro del comitato
centrale del partito. Ambasciatore in Iran, fu destituito da tale carica dopo
pochi mesi. Tornato in auge con l'occupazione militare da parte
dell'Unione Sovietica, fu nominato capo del Khad, i servizi segreti
afghani (1980-85). Nel 1986 fu nominato segretario generale del partito. Nello
stesso anno successe a Karmal alla presidenza della Repubblica, mantenendo la
carica fino al 1992 quando, mancando dell'appoggio del suo stesso partito,
accettò l'insediamento di un governo neutrale di transizione sotto
l'egida delle Nazioni Unite. Il prevalere dell'azione dei
guerriglieri mujaheddin islamici indusse Najibullah a dimettersi subito dopo.
Rifugiatosi nella sede delle Nazioni Unite a Kabul, nel settembre 1996 fu
catturato dai Talebani, che nel frattempo avevano assunto il controllo militare
della capitale. Condannato a morte,
N. fu quindi impiccato nel centro
della città (Paktia 1947 - Kabul 1996).