Uomo politico ungherese. Partecipò alla prima guerra mondiale e
nel 1915, combattendo contro i Russi, venne fatto prigioniero. Dopo la
Rivoluzione d'Ottobre aderì al Bolscevismo combattendo nell'Armata Rossa.
Tornato in patria, prese parte alla breve esperienza rivoluzionaria legata al
nome di Bela Kun. Dopo il crollo della Repubblica consiliare ungherese,
emigrò negli Stati Uniti e successivamente in Unione Sovietica. Qui
lavorò all'Istituto di Scienze agrarie e, durante la seconda guerra
mondiale, tenne le trasmissioni di radio Mosca in lingua ungherese per
l'Internazionale Comunista. Tornato in Ungheria nel 1944, dopo la caduta del
regime di Horthy, fu ministro dell'Agricoltura dal 1944 al 1945 (elaborò
un progetto di riforma agraria), dell'Interno (1945-46) e presidente
dell'assemblea nazionale (1947). Ebbe contrasti con il segretario del Partito
comunista ungherese Rakosi; accusato di opportunismo, venne destituito e colpito
da sanzioni disciplinari, che non gli impedirono, tuttavia, di propugnare
un'edificazione socialista più sensibile alle peculiarità
nazionali. Dopo la morte di Stalin fu richiamato a posti di
responsabilità e nel 1953 fu primo ministro, con il compito di realizzare
un "nuovo corso". Si fece sostenitore di una linea politica ed economica che
conciliasse lo sforzo di costruzione del Socialismo con gli interessi nazionali
ungheresi. Ancora in contrasto con Rakosi, nel 1955
N. venne allontanato
dalle cariche e accusato da Rakosi di essere un "deviazionista di destra".
Espulso dal partito, vi fu riammesso in occasione della rivolta scoppiata nel
1956, quando fu nuovamente nominato presidente del Consiglio. Gestì la
crisi rivoluzionaria in corso cercando di mediare tra schieramenti politici
profondamente distanti. Cedendo successivamente alle richieste degli insorti,
decise di ritirare l'Ungheria dal Patto di Varsavia, provocando così
l'intervento delle truppe russe. La rivolta venne soffocata rapidamente e
N. fu costretto a cercare rifugio nella sede della legazione jugoslava a
Budapest. Arrestato ed incarcerato, fu nel 1958 processato insieme al dirigente
militare della rivolta, Pal Maleter; accusato di alto tradimento, fu condannato
a morte e giustiziato (Kaposvar 1896 - Budapest 1958).