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Nafta.

Miscela di idrocarburi volatili, derivata dal carbone o dal gas naturale o, più spesso, dalla distillazione del petrolio. Con il nome di n., in Italia, vengono impropriamente indicati alcuni combustibili industriali e carburanti per motori diesel (precisamente olii combustibili e gasoli). I vari tipi di n. si ottengono dai grezzi petroliferi per frazionamento e successivi trattamenti di depurazione e raffinazione. La n. è composta da idrocarburi saturi lineari e ramificati, aromatici, nafteni e piccole quantità di olefine; le proprietà variano al mutare delle percentuali dei componenti della miscela. In base al loro impiego vengono suddivise in n. solventi e n. per lavorazioni dell'industria petrolchimica. ║ N. solventi: sono utilizzate come solventi di sostanze organiche e possiedono, oltre alle caratteristiche di volatilità, viscosità, punto di infiammabilità che ne determinano l'uso, la principale caratteristica della proprietà solvente determinata secondo metodi standard. Secondo la composizione chimica, le n. solventi vengono suddivise in due gruppi: le n. alifatiche, che vengono utilizzate in alcuni processi estrattivi, nella produzione di inchiostri da stampa, nell'estrazione degli olii di soia, e le n. aromatiche, ad alto potere solvente, i cui componenti principali sono il toluene, gli xileni e anche il benzene. Sono ampiamente impiegate nella produzione di vernici, nell'industria della gomma, nella produzione di insetticidi, nei lucidi da scarpe, saponi a secco. ║ N. per lavorazioni dell'industria petrolchimica: vengono impiegate come materie prime per alcuni processi industriali tra i quali la produzione di composti aromatici (benzene, toluene, ecc.). ║ Virgin naphta: comprende le frazioni leggere di prima distillazione; è utilizzata per la produzione di etilene, propilene, ecc., materie prime dell'industria petrolchimica. ║ Motore a n.: motore a combustione interna a ciclo Diesel, a gasolio. ║ Impianto di riscaldamento a n.: alimentato con olio combustibile e gasolio.