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NASA.

Acronimo di National Aeronautics and Space Administration (Amministrazione nazionale per l'aeronautica e lo spazio). Ente responsabile delle attività aeronautiche e aerospaziali di interesse civile degli Stati Uniti. Alla NASA, che ha sede a Washington, fanno capo diversi centri: la base di lancio di Cape Canaveral e quella di atterraggio delle navette spaziali a Vandeberg; alcuni centri di ricerca (il Goddard Space Flight nel Maryland, l'Ames Research Center in California, il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena); i centri di addestramento e di controllo dei voli spaziali con sede a Houston. Istituita il 1° ottobre 1958 dal presidente Eisenhower, la NASA riunì sia le attività aeronautiche della preesistente NACA (National Advisory Committee For Aeronautics), sia le attività spaziali fino ad allora di competenza delle amministrazioni militari. La NASA fu istituita allo scopo di provvedere alle ricerche e allo studio dei problemi riguardanti il volo entro e oltre l'atmosfera terrestre. L'ente rivolge la sua attenzione a ricerche di interesse aeronautico, ma anche ad attività astronomiche, preparando e coordinando le missioni spaziali, i lanci di satelliti e la messa in orbita di stazioni spaziali. La NASA si impegnò inizialmente nel programma Mercury (1961), per il primo volo orbitale statunitense; in seguito partecipò al programma Gemini (1964) e si dedicò allo sviluppo del razzo Saturno. Con il Progetto Apollo la NASA si dedicò all'esplorazione umana della luna, assecondando un preciso obiettivo politico dell'allora presidente Kennedy, che voleva usare le imprese spaziali per dimostrare la superiorità scientifica e tecnologica degli Stati Uniti sull'Unione Sovietica. La NASA condusse il progetto Apollo per i successivi 11 anni (1961-1972) spendendo 25,4 miliardi di dollari, nonostante la tragedia che nel 1967 costò la vita a tre astronauti e il fallimento della missione Apollo 13 (durante la quale, tuttavia, la NASA riuscì a riportare sulla terra l'equipaggio). Il programma centrò l'obiettivo di far arrivare l'uomo sulla luna: Armstrong e Aldrin, con la missione Apollo 11 (20 luglio 1969), sbarcarono e camminarono sulla superficie lunare. Seguirono altre cinque missioni d'atterraggio sulla luna, tutte conclusesi con successo. L'Apollo 17 (dicembre 1972) terminò il programma, che permise di compiere molti progressi nella conoscenza della luna e sul modo di supportare gli esseri umani nello spazio cosmico. Nel 1975 la NASA cooperò con l'Unione Sovietica nel primo volo spaziale internazionale, l'Apollo-Soyuz Test Project (ASTP): dopo essere stati lanciati separatamente nei rispettivi paesi, gli equipaggi russi e americani si incontrarono nello spazio e per due giorni condussero insieme diversi esperimenti. Dopo un intervallo di sei anni, la NASA tornò ai voli spaziali con lo Space Shuttle. La prima missione Shuttle ebbe luogo nel 1981, utilizzando un mezzo che decollava verticalmente e atterrava come un aeroplano. Nel 1986 un difetto in uno dei due razzi propulsori provocò un'esplosione appena 73 secondi dopo il lancio, causando la morte delle sette persone dell'equipaggio. Ripreso nel 1988, il programma Shuttle realizzò complessivamente 65 missioni, tese al conseguimento di numerosi obiettivi scientifici e tecnici. Nei primi anni Novanta la NASA si indirizzò verso lo sviluppo del volo interplanetario, diretto sulla luna e su Marte e finalizzato alla realizzazione di voli di routine entro i primi decenni dell'XI sec. L'obiettivo finale di ogni ulteriore esplorazione spaziale sarà la permanenza prolungata o definitiva di esseri umani nello spazio. Un primo tentativo in questa direzione fu il programma Skylab (1973). Nelle tre missioni Skylab gli equipaggi rimasero nei laboratori orbitali rispettivamente per 28, 59 e 84 giorni. Nel 1984 il Congresso autorizzò la NASA a costruire una stazione spaziale più grande come base per ulteriori esplorazioni, che fu completata nel 1986. Un altro progetto di ampliamento ebbe luogo nel 1993 e culminò con la realizzazione della Stazione spaziale Alpha. Nel 1998 la NASA iniziò, in collaborazione con la Russia e altri partner internazionali, la costruzione della International Space Station (ISS), per la cui preparazione l'ente americano partecipò a una serie di missioni Shuttle durante le quali gli astronauti americani vissero a bordo della stazione orbitale Mir. Nel campo delle esplorazioni lunari e planetarie, gli anni Settanta introdussero una nuova generazione di spacecraft. Il Pioneer 10 e il Pioneer 11, lanciati rispettivamente nel 1972 e nel 1973, hanno viaggiato verso Giove e verso Saturno per studiare la composizione dello spazio interplanetario. I Voyager 1 e 2, lanciati nel 1977, hanno compiuto un'estesa esplorazione del nostro sistema solare. Nel 1990 l'Hubble Space Telescope, lanciato in orbita intorno alla terra, ha compiuto un certo numero di importanti scoperte astronomiche innalzando la credibilità della NASA presso l'opinione pubblica. Nel 1993 la NASA subì però l'insuccesso dello spacecraft Mars Observer, scomparso tre giorni prima di entrare nell'orbita del pianeta Marte. La NASA cominciò allora a sviluppare una serie di nuovi spacecraft. Il Mars Global Surveyor, la prima di queste macchine, è stato lanciato nel 1996 ed è stato in orbita attorno a Marte fino al 1998, fornendo una mappatura del pianeta. Utilizzando alcune tecnologie innovative, lo spacecraft Mars Pathfinder, atterrato su Marte nel 1997, ha esplorato la superficie del pianeta attraverso il semovente in miniatura Sojourner. Nel 1996 lo spacecraft Galileo, che stava esplorando Giove e la sua luna, Europa, rivelava che quest'ultima può contenere ghiaccio o persino acqua, considerati la componente chiave per lo sviluppo di ogni forma di vita.
Modello tridimensionale dello Space Shuttle