Bot. - Genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia
delle Moracee, ordine delle urticali. Si tratta di piante arboree, alte da 15 a
20 m, con lattice. Hanno foglie alterne, semplici, dentate, ma con diversi tipi
di lobatura e spesso con caratteri di eterofillia (la stessa pianta,
cioè, dispone di foglie di forma e dimensioni diverse). I fiori
unisessuali, di colore verde o giallognolo, sono raggruppati in amenti penduli,
globosi o cilindrici. Tra le specie di
m. esistono casi di piante
monoiche e altri di piante dioiche. Quando i fiori femminili sono stati
fecondati producono un sorosio (la cosiddetta
mora), una sorta di falso
frutto biancastro o viola scurissimo, di sapore dolce, formato da tante piccole
drupe (i veri frutti carnosi). Si conoscono almeno 12 specie di
m.: la
M. alba è nota anche come gelso bianco della Cina; fornisce more
bianche e comprende numerose varietà (la rosa di Verona, la limoncina, la
motta, la Cattaneo, la cedrona). La
M. nigra, o gelso della Persia,
produce more scure, di grosse dimensioni, polpose, dolci ma leggermente acidule;
ha foglie meno grandi della
M. alba. Le foglie di entrambe le specie di
m. sono utilizzate nella coltivazione del baco da seta. Anche il legno
del
m. viene utilizzato largamente, per la sua durezza e resistenza; si
usa per costruire attrezzi, mastelli, barili, botti per lavori da carradore, ma
anche per lavori al tornio e per intarsio. Altre specie dello stesso genere
sono: la
M. rubra, spontanea nell'America del Nord e la
M.
multicaulis, arbusto proprio della Cina ma coltivato anche in America per la
bachicoltura.