Dramma di Jean-Paul Sartre composto nel 1946 e rappresentato per la prima volta
al teatro Antoine di Parigi nel 1949, con la regia di M. Vitold. Il dramma che
descrive i rapporti fra carnefici e vittime e si fonda sull'antitesi
coraggio-viltà, non ebbe successo, forse a causa di alcune scene di
tortura, poste in eccessivo rilievo e dominanti buona parte dell'opera. La
critica ufficiale rifiutò l'opera, schierandosi aspramente contro
l'autore. I protagonisti del dramma, ambientato durante la seconda guerra
mondiale, sono cinque partigiani caduti in mano ai collaborazionisti agli ordini
del maresciallo Pétain. I prigionieri (Canoris, Lucie, Sorbier,
François ed Henry) vengono interrogati dagli aguzzini di parte nazista, i
quali vogliono sapere dove si nasconda il loro capo, Jean. Durante
l'interrogatorio i cinque vengono sottoposti a torture atroci; il loro
sacrificio e il loro silenzio salverà molti compagni.