Dramma composto da Arthur Miller nel 1948 e rappresentato per la prima volta
l'anno successivo a New York, con la regia di E. Kazan. È la storia di
Willy Loman, commesso viaggiatore ossessionato dal ricordo del fratello
arricchitosi in breve tempo, che cerca di veder realizzate nei figli le proprie
ambizioni, sempre frustrate. Vittima della corsa al successo e delle proprie
insicurezze, decide di uccidersi perché i suoi familiari possano almeno
riscuotere i ventimila dollari della sua assicurazione sulla vita, unica
ricchezza che è riuscito a costruire. Opera teatrale dalla struttura
marcatamente realistica, è un'amara rappresentazione dell'uomo medio
americano in continuo, lacerante conflitto fra le proprie modeste
possibilità e il mito del successo: lo stesso autore la definì
"tragedia dell'uomo comune".