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Morte a Venezia, La.

Racconto lungo di Thomas Mann, pubblicato nel 1913. Ha come protagonista Gustav von Aschenbach, anziano scrittore il quale, durante una vacanza a Venezia, si innamora di Tadzio, un giovane polacco dalla bellezza inquietante, con il quale non giunge a scambiare neppure una parola. La passione nutrita per l'adolescente trascina lo scrittore verso la degradazione psichica e fisica, costringendolo a restare a Venezia malgrado nella città si sia sviluppata un'epidemia di colera. L'opera si conclude con la morte del protagonista. Ispirato da un soggiorno dell'autore nella città nel 1911, il racconto è denso di allusioni autobiografiche e letterarie e prelude al periodo più maturo della scrittura di Mann, con il suo estetismo voluttuoso e raffinato, in lacerante contrasto con una coscienza morale controllata e rigida. Da quest'opera Luchino Visconti trasse il film omonimo nel 1971.