Pittore italiano. Tra i maggiori della pittura cinquecentesca lombarda,
compì la propria formazione a Brescia, sotto la guida del Moretto.
Assimilò dalla pittura veneta gli elementi naturalistici del Lotto,
preferendoli all'arte ufficiale rappresentata da Tiziano. Le sue opere, per la
maggior parte bellissimi ritratti, si rivelano fedelmente legate ad una
rappresentazione realistica, secondo i modi della pittura minore cremonese e
bresciana. Tra le principali citiamo:
Ritratto della Badessa Agliardi, Il
poeta sconosciuto, Ritratto di un vedovo, Ritratto di un gentiluomo, Ritratto di
Bernardo Spini, Vecchio gentiluomo, Ritratto di un cavaliere, Il sarto, Ritratto
di un avvocato (Albino, Bergamo 1525 circa - Bergamo 1578).