Mercante e scrittore fiorentino. Iscritto all'arte dei lanaioli, di cui fu anche
portagonfalone, godette una certa stima da parte dei Medici e, pur non
partecipando mai direttamente alla gestione e ai contrasti di potere, fu
più vicino alla parte guelfa. Di grande interesse sono le sue
Ricordanze, composte fra il 1391 e il 1411, salvo una breve giunta del
1421 in seguito alla morte del figlio. Il valore di questa opera risiede tanto
nella vivacità dell'aspetto letterario e dell'eleganza linguistica,
quanto nella testimonianza storica e dei costumi fiorentini che offre. Risalta
anche la sensibilità preumanista dell'autore, per cui la cultura degli
antichi era sentita come fonte di piacere e insieme strumento di conoscenza per
la vita presente e pratica (Firenze 1371-1444).