Storico e letterato francese. Primo consigliere del futuro Luigi XVIII, fu
bibliotecario di Maria Antonietta e storiografo di Luigi XVI. A lui fu affidata
l'organizzazione del "Cabinet des chartes" per la raccolta di documenti relativi
alla storia nazionale. Uomo assai colto, appassionato lettore di Montesquieu, si
oppose, anche con graffianti libelli satirici, ai filosofi illuministi del suo
tempo. Tra le sue opere principali:
Lettere sulle questioni presenti
dell'Europa (1755-59);
Memorie per servire alla storia del nostro
tempo (1757);
Lezioni di morale, di politica e di diritto pubblico
(1773) (Saint-Florentin 1717 - Chambourcy 1803).