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Moreas, Jean.

Pseudonimo di Ioannis Papadiamantopulos. Poeta francese di origine greca. Stabilitosi a Parigi nel 1875 per motivi di studio, frequentò i circoli letterari del quartiere latino e raggiunse una considerevole notorietà, più che per la sua opera, per la sua attività all'interno delle nuove correnti letterarie. Il suo nome è legato infatti al Simbolismo, di cui redasse il manifesto programmatico pubblicato da "Le Figaro" il 18 settembre 1886. Già nei suoi primi lavori (Syrtes, 1884; Cantilènes, 1886) M. si era attenuto a una sensibilità decadente, forse più emulata che esistenziale, sulle orme di Baudelaire, Mallarmé, Verlaine: in quelle opere affermava anche tutta la sua avversione a una poetica di tipo parnassiano per esaltare le possibilità espressive delle "suggestioni". Col tempo, però, l'ostentata oscurità della poesia simbolista lo spinse alla ricerca di nuove forme e nuovi criteri estetici da cui nacque, in collaborazione con altri artisti quali Ch. Maurras, l'Ecole romane. Il manifesto della nuova scuola fu la prefazione al suo volume di versi, Le pèlerin passionné (1891), che, con l'abbandono del verso libero, enunciava il proposito di un riavvicinamento al rigore e alla disciplina dei classici greci ma anche francesi. Tale obiettivo sortì spesso in M. semplici virtuosismi di arcaismi poetici e giochi retorici, ma infine riuscì a portare, fecondato da una genuina maturazione artistica, alla composizione di Les stances (voll. I-VI, 1899-1901; vol. VII, postumo, 1920), in cui si manifestò l'equilibrio di un classicismo ricercato ma temperato dai retaggi dell'esperienza simbolista (Atene 1856 - Parigi 1910).