Compositore fiammingo. Formatosi in patria, visse e insegnò in Italia,
dal 1542 al 1566, a Napoli e a Roma (dove nel 1554 apparve il suo
Primo libro
di madrigali a cinque voci), se si esclude un breve periodo trascorso come
cantore ad Anversa. Nel 1568 fu chiamato da Massimiliano II d'Asburgo alla
carica di maestro della cappella imperiale di Vienna e Praga. Tra i maggiori
esponenti della scuola polifonica franco-fiamminga, ne utilizzò con
grande padronanza la tecnica finissima. Compose circa 1.200 madrigali, raccolti
in 35 libri: i più tardi sono i cinque volumi di
Madrigali
spirituali, aderenti anche nel tono dei testi alla severità della
Controriforma. La sua ispirazione più alta, accompagnata da perfezione
tecnica, si realizzò nella musica sacra, che cominciò a comporre
quando assunse la carica di maestro di cappella, in particolare nelle 27 messe
cantate e nella serie di 300 mottetti (Malines 1521 - Praga 1603).