Pseudonimo di
Enrico Valtancoli. Giornalista e uomo politico italiano.
Compiuti gli studi a Pisa, si dedicò all'attività di pubblicista
e, a Firenze, fu tra i fondatori del periodico letterario "La Rivista di
Firenze" (1843), di chiaro orientamento democratico. Nel 1847 diede vita al
giornale politico "Il Popolano"; in seguito alle posizioni radicali assunte
sulle pagine di questa testata fu condannato al carcere dopo i moti del 1848.
Esule in Francia (a Marsiglia e Parigi), fondò il giornale l'"Appel";
spostatosi a Londra, fu direttore della "Presse de Londres". Nel 1860
tornò in Italia e a Torino ebbe la direzione de "Il mondo illustrato" e
de "La Rivista contemporanea", mentre a Firenze collaborò a "La Gazzetta
d'Italia" (Portico di Romagna, Forlì 1816 - Firenze 1886).