(o
Monte Aperti; o
Montaperto). Località in provincia di
Siena, nel comune di Castelnuovo Berardenga, 9 km a Est del capoluogo; è
situata a 223 m s/m., nella valle del torrente Arbia. 33 ab. • St. -
Battaglia di M.: scontro armato avvenuto il 4 settembre 1260. L'esercito
guelfo di Firenze, guidato dal podestà di origine modenese Iacopino
Rangoni, si mosse contro Siena, allora dominata dal partito ghibellino di
Provenzan Salvani. All'esercito senese si unirono anche i fuoriusciti fiorentini
di parte ghibellina, guidati da Farinata degli Uberti, e la cavalleria di
Manfredi. I guelfi di Firenze si trovarono presto in grave difficoltà, a
causa dell'efficacia della cavalleria di Manfredi e dello scompiglio della
propria (provocato, secondo il racconto di Dante, nel canto XXXII
dell'
Inferno, dal tradimento di Bocca degli Abati). A nulla servì
la strenua lotta della fanteria fiorentina intorno al carroccio della
città, al fine di permettere la riorganizzazione dei reparti a cavallo.
Il massacro che ne seguì, suggerì a Dante la celebre immagine
della valle dell'Arbia "colorata in rosso". In seguito alla sconfitta, i guelfi
furono costretti all'esilio dalla città, mentre vi rientrò
Farinata e la fazione ghibellina. Dopo
M. lo schieramento
svevo-ghibellino prevalse in Italia fino al 1266. ║
Libro di M.:
Codice manoscritto che contiene gli atti e i registri ufficiali dell'esercito
reclutato a Firenze in occasione della battaglia di
M. I Senesi se ne
appropriarono sul campo di battaglia e lo restituirono solo nel 1570 a Firenze,
dove è tuttora custodito. La sua importanza è notevole sia sul
piano linguistico sia sul piano storico.