Filosofo statunitense. Discepolo di J. Royce e professore alla Columbia
University, fu uno dei maggiori rappresentanti del Neorealismo americano.
Collaborò al volume collettivo
Il nuovo realismo (1912), in cui
venne svolto il programma enunciato nel manifesto del 1910
Un programma e una
piattaforma di sei realisti. Secondo la sua concezione, che egli
definì "materialista-animista" o "spiritualismo cosmologico", è
impossibile operare una distinzione tra ideale e reale, soggetto e oggetto, dato
che esistono soltanto unità neutrali che si configurano come cose o come
dati mentali. La differenza tra mondo fisico e mondo psichico sta nella
dimensione dominante: il mondo fisico ha come dimensione dominante lo spazio,
mentre nel mondo psichico domina la dimensione temporale. Tra le sue opere
principali ricordiamo:
Le vie del conoscere (1925);
Le
possibilità di sopravvivere alla morte (1934);
Le vie delle
cose (1940);
Le grandi visioni della filosofia (1950). Inoltre
curò, insieme con G.P. Adams, la pubblicazione dei due volumi di
Filosofia americana contemporanea (1930) (Chelsea, Massachusetts 1873 -
New York 1953).