Uomo politico statunitense. Abbandonati gli studi nel 1776 per partecipare alla
guerra d'Indipendenza americana, qualche anno più tardi fu avviato alla
vita politica da Th. Jefferson, allora governatore della Virginia. Deputato
della Virginia nel 1882, l'anno seguente fu eletto al Congresso. Entrato a far
parte del Senato nel 1790, sostenne Jefferson nella sua opposizione a Washington
e Hamilton. Rappresentante diplomatico degli Stati Uniti nella Francia
rivoluzionaria nel 1794, tentò un avvicinamento che fu tuttavia
compromesso dalla stipulazione di un trattato anglo-americano. Nel 1799 fu
nominato governatore della Virginia e nel 1803 ebbe dal presidente Jefferson
l'incarico di trattare a Parigi l'acquisto della Louisiana, che fu ceduta per
sessanta milioni di franchi (dodici milioni di dollari). Fallirono invece i
negoziati, che condusse successivamente con il governo spagnolo, per la cessione
della Florida (ceduta solo nel 1819). Sotto la presidenza di J. Madison fu
segretario di Stato (1811-17) e nel 1814-15, durante il conflitto con la Gran
Bretagna, resse anche il ministero della guerra. Vincitore delle elezioni
presidenziali del 1816, fu rieletto nel 1820, anno in cui venne stipulato il
cosiddetto "compromesso del Missouri". Validamente coadiuvato dal segretario di
Stato J.Q. Adams riuscì a infondere nel Paese la sicurezza e la fiducia
necessarie al progresso e all'espansione verso Ovest (contea di Westmoreland,
Virginia 1758 - New York 1831). ║
Dottrina di M.: enunciazione di
politica estera formulata il 2 dicembre 1823 dal presidente degli Stati Uniti
M. nel suo messaggio annuale al Congresso. Impropriamente denominata
"dottrina dell'isolazionismo" per l'asserito disinteresse verso gli affari del
Vecchio Continente, questa importante dichiarazione fu il frutto della
riflessione politica dell'intera classe dirigente americana, che all'epoca era
dominata dalla preoccupazione per la politica espansionistica russa e per
l'eventualità di un intervento delle potenze europee (Santa Alleanza) nel
Sud-America contro le ex colonie spagnole che avevano proclamato l'indipendenza.
Divulgata con lo slogan perentorio e semplicistico, "l'America agli Americani",
mirava ad affermare il diritto delle due Americhe a non esser più
soggette a colonizzazione da parte delle potenze europee e di conservare la
libertà e l'indipendenza conquistate. In questa prospettiva, qualunque
intervento europeo contro gli Stati delle Americhe sarebbe stato ritenuto
"atteggiamento ostile nei confronti degli Stati Uniti". Nel 1822, in seguito
alla disgregazione dell'Impero spagnolo e alla proclamazione dell'indipendenza
da parte delle numerose colonie d'America, solo una piccola parte del continente
americano, fatta eccezione per il Canada, faceva ancora parte dell'Impero
coloniale europeo. Nonostante le proteste della Spagna, il Governo statunitense
aveva riconosciuto l'indipendenza di vari Stati latino-americani e allacciato
con essi rapporti diplomatici. Pertanto, gli Stati Uniti si sentivano minacciati
su due fronti: dalla Russia che, nella sua espansione verso Est, attraverso
l'Asia, aveva esteso i suoi domini sino all'Alaska e cercava di spingersi
più in giù, lungo la costa del Pacifico, nell'Oregon, insidiando
soprattutto gli interessi dei mercanti di pellicce americani, incalzati dai
concorrenti russi; dalle potenze europee, strette nella Santa Alleanza, che
andavano organizzando una spedizione franco-spagnola per riconquistare le
colonie perdute. L'Inghilterra, che aveva enormi interessi commerciali
nell'America Latina, aveva proposto un'alleanza anglo-americana per far
desistere la Francia da ogni intervento nel Sud-America.
M. era propenso
ad accettare, d'accordo con gli ex presidenti Jefferson e Madison, ma dovette
affrontare l'opposizione del segretario di Stato Adams, sostenitore della tesi
secondo cui la pace internazionale sarebbe stata garantita solo dalla netta
separazione dei sistemi politici europeo e americano. Adams riuscì a far
prevalere la propria tesi, che divenne pertanto il motivo ispiratore della
dottrina di
M.: il continente americano cessava di essere un'area offerta
alla colonizzazione europea e qualunque tentativo in questo senso da parte delle
potenze del Vecchio Mondo sarebbe stato considerato dagli Stati Uniti "una
minaccia alla pace e alla sicurezza". Benché gli Stati Uniti non avessero
alcuna intenzione di immischiarsi nella politica "delle esistenti colonie e
domini delle potenze europee", qualunque intromissione diretta a opprimere i
nuovi Stati dell'America Latina o a disporre in qualsiasi altro modo del loro
destino, sarebbe stata considerata "una prova di disposizione non amichevole
verso gli Stati Uniti". La dottrina di
M. raggiunse l'obiettivo immediato
di sancire in modo solenne davanti al mondo i principi della democrazia
americana, oltre a lanciare un severo monito all'Europa. Ebbe, inoltre,
un'importanza fondamentale nella successiva storia dell'America, continuando a
esercitare un'innegabile influenza sulla definizione delle linee di politica
estera, di volta in volta adottate per far fronte allo scoppio di nuove
controversie internazionali. La sua grande adattabilità a contingenze
storiche diverse, consentì infatti il passaggio da un'interpretazione
originariamente difensiva alla sostanziale legittimazione dell'egemonia
statunitense sull'America Centrale e Meridionale. Nel 1904, per assicurare
stabilmente il possesso del Canale di Panama, Th. Roosevelt estese l'ambito
della tradizionale politica statunitense, rendendo noto che gli Stati Uniti non
avrebbero tollerato la minima ingerenza straniera negli affari delle Repubbliche
dell'America Centrale. Questa nuova dottrina politica, nota come il
Corollario di Roosevelt alla dottrina di M., fu esposta in una
dichiarazione del 1904: "...la fedeltà alla dottrina di
M.
può costringere gli Stati Uniti, in casi flagranti di malgoverno o di
impotenza, a esercitare, sia pure a malincuore, un potere di polizia
internazionale". Con il corollario di Roosevelt gli Stati Uniti affermarono
apertamente la loro intenzione di intervenire negli affari delle Repubbliche
dell'America Latina, in particolare dell'America Centrale.