Case editrice e gruppo editoriale italiano. La casa editrice fu fondata da
Arnoldo Mondadori nel 1907 a Ostiglia e si sviluppò soprattutto durante
il periodo bellico, con la stampa di periodici per le truppe, largamente
diffusi. Dopo l'acquisto di una nuova tipografia a Verona, la casa editrice
spostò la propria direzione a Milano e in breve tempo si affermò
come una delle principali industrie editoriali del nostro Paese, grazie alla
differenziazione dei propri prodotti, in grado di soddisfare i gusti delle
diverse fasce di pubblico. Alla prima collana, "Le lampade" (1912), che
comprendeva libri per ragazzi e che pubblicò opere di Capuana e Gozzano,
a partire dagli anni Venti fecero seguito numerose collane, che riscossero largo
successo di pubblico: "Politica e guerra" (1919-26), specializzata in titoli di
attualità; "Le Grazie" (1920-24), collana di narrativa diretta da V.
Brocchi; i "Romanzi d'oggi" (1922-25); "Le scie" (dal 1926), collana che
raccoglie documenti, biografie, testimonianze varie (fra gli altri, di Ciano,
Badoglio, Churchill); "La Biblioteca romantica" (1931-1942), nella quale furono
pubblicati, tradotti da scrittori italiani, i classici europei del Settecento e
dell'Ottocento; i "Classici contemporanei italiani" (dal 1939). Un notevole e
significativo salto di qualità comportò la scelta di pubblicare
l'Edizione Nazionale delle opere di G. D'Annunzio (1927-36). Un'importante
apertura verso la letteratura straniera fu costituita dai titoli compresi nella
collana "Medusa" (1933-71), nella quale furono per la prima volta edite opere di
W. Faulkner, D.H. Lawrence, A. Gide, H. Hesse, V. Woolf. La costante attenzione,
rivolta alla cultura di massa e alla letteratura di consumo, spiega la creazione
di collane di carattere più popolare, come i "Romanzi della palma"
(1932-43), i "Gialli economici" (1933-42), "Urania" (collana di fantascienza),
"Segretissimo" (opere di spionaggio). Allo stesso criterio si ispirò nel
1936 l'accordo con la Walt Disney per la pubblicazione esclusiva in lingua
italiana di "Topolino" (accordo che durò fino al 1988). In virtù
di una linea editoriale aperta, senza preclusioni di ordine ideologico, la
M. pubblicò anche numerosi autori dichiaratamente fascisti, oltre
agli scritti di Mussolini e dei maggiori gerarchi del regime. Nel secondo
dopoguerra si inaugurarono prestigiose collane, specializzate nel settore della
poesia italiana contemporanea; fra queste in particolare "Lo specchio" (dal
1940), collana voluta personalmente da Alberto Mondadori nella quale comparvero
i titoli di Ungaretti, Quasimodo, Cardarelli, Montale, Saba, e che, nella
seconda metà del Novecento, ospitò opere di autori esordienti e
destinati in seguito ad affermarsi (Zanzotto, Fortini, Raboni, ecc.) e si
è allargata agli autori stranieri. Fra le numerosissime collane nate a
partire dalla metà del secolo si ricordano inoltre: "Arianna" (1946-57),
nella quale furono edite opere varie di memorialistica; "Biblioteca Moderna
M."(1948-66), collezione economica universale; "Oscar" (dal 1965), che
sostituì la precedente; "Saggi" (1968-81); "I meridiani" (dal 1969).
Importante anche l'impegno della casa editrice nel settore specifico delle
enciclopedie, nel quale esordì già nei primi decenni del Novecento
(
Grande Enciclopedia M., dal 1928), proseguendo quindi con
l'
Enciclopedia della scienza e della tecnica (dal 1968),
l'
Enciclopedia delle scienze, l'
Enciclopedia per ragazzi, ecc.
Oltre alle pubblicazioni in volume, la
M. si volse con particolare
attenzione al settore dei periodici, intraprendendo iniziative editoriali
innovative, come il lancio dei primi rotocalchi italiani e proseguendo con il
lancio di periodici di grande successo: "Epoca" (1933), "Tempo" (1944),
"Confidenze" (1946), "Grazia" (1955), "Panorama" (1962), "Auto oggi" (1986),
"Chi" (1993). La casa editrice tentò di entrare nel campo televisivo
tramite l'emittente Retequattro: si trattò tuttavia di un'esperienza
fallimentare, in seguito alla quale nel 1984 la rete fu venduta a Silvio
Berlusconi. Gli anni Ottanta videro importanti acquisizioni, come quella del
catalogo de Il Saggiatore e Comunità (1986) e della maggioranza della
Ricciardi (1987); al 1988 risale la creazione di Elemond, gruppo editoriale
formato da
M., Electa e il pacchetto di maggioranza dell'Einaudi.
Attualmente la
M. svolge un ruolo preminente nel campo dell'editoria, sia
specializzata che di massa, ed è una delle più affermate case
editrici, con migliaia di titoli in catalogo. Alla morte di Arnoldo Mondadori,
nel 1976, la presidenza fu assunta dal figlio Giorgio; la guida passò
quindi, nel 1982, a M. Formenton, marito di Cristina Mondadori, e alla sua morte
(1987) a S. Polillo. Entrambi furono affiancati fino al 1988 da Leonardo
Mondadori, rappresentante dell'altro ramo della famiglia Mondadori (disceso dal
primo figlio di Arnoldo, Alberto). Nel 1991 Silvio Berlusconi ottenne la
maggioranza delle azioni della casa editrice, che nel 1994 assorbì
mediante una complessa operazione finanziaria il gruppo Electa (a sua volta
proprietario dell'Einaudi), la Silvio Berlusconi Editore ottenendo la
proprietà di periodici di larghissima diffusione ("Tv Sorrisi e Canzoni",
"Noi", "Tutto musica & spettacolo", "Ciak"), infine parte della
società editrice del quotidiano "Il Giornale". Nel 1995 la
M.
divenne proprietaria della Sperling & Kupfer.