(o
Essaouira; o
es-Saouira). Città (42.035 ab.) del Marocco
meridionale, sulla costa atlantica, capoluogo della provincia omonima, protetta
a Ovest da un isolotto. Il suo porto, situato tra Agadir e Safi, si apre su una
baia naturalmente protetta da una piccola isola che sorge sul lato occidentale.
La concorrenza di Safi e di Agadir, soprattutto, ha tolto molta importanza al
traffico del suo porto, usato particolarmente per l'esportazione di mandorle, di
frutta, di lana, di olio e crine vegetale. Oggi la città è bene
attrezzata come centro balneare ed il turismo è facilitato dall'esistenza
di una buona strada che la unisce a Marrakech. Vi si trovano anche alcune
industrie per la produzione di concimi, di conserve alimentari e dello zucchero.
• St. - Centro commerciale già attivo in epoca antica, frequentato
da Fenici e da Greci, conserva anche resti di età romana. Porto fiorente
ancora nell'XI sec., deriva il suo nome dall'arabo
al-Mogdūl. Nel
XVI sec. fu raggiunta dai Portoghesi che la ribattezzarono
M., e ne
fecero una città fortificata nel 1506, abbandonata ai Berberi
costituì un punto strategico della difesa costiera. Distrutta nel 1765,
nei secc. XVIII e XIX fiorì nuovamente come porto marittimo aperto al
commercio europeo e fu conquistata dai Francesi nel 1844.