Centro (750 ab.) della Grecia, nella provincia della Laconia, nel Peloponneso,
alle falde del monte Taigeto. Agricoltura. • St. - Il centro venne fondato
dagli Spartani in epoca romana. Nel XIII sec., dopo essere stato fortificato da
Guglielmo di Villehardouin, fu da questi ceduto a Michele VIII Paleologo in
seguito alla sconfitta di Pelagonia (1259). Capitale del tema del Peloponneso e
poi dell'ampio Despotato di
M. o Morea governato dapprima dai
Cantacuzeno, quindi dai Paleologi,
M. venne conquistato dagli Ottomani
nel 1460. Alla fine del XVII sec. passò ai Veneziani, ma fu
definitivamente sottomesso dai Turchi nel 1715 e quindi abbandonato nel corso
dell'Ottocento. • Arte -
M., che conserva tuttora l'antica
fisionomia medioevale, diviso in città alta e città bassa e
racchiuso in una doppia cinta di mura, fu un importante centro dell'arte
bizantina; a testimonianza della splendida fioritura in particolare
dell'architettura e della pittura restano numerosi edifici e diversi cicli di
affreschi, che documentano l'ultima evoluzione del linguaggio pittorico
bizantino. In particolare sono famose le chiese dei SS. Teodori (1290-95), la
chiesa metropolitana dedicata al culto di San Demetrio (1304-12), le chiese
annesse ai conventi di Brontochion (1310), di Peribleptos (XIV sec.), di S.
Salvatore (XIV sec.), di Pantanassa (XV sec.). ║
Despotato di M. o
Despotato greco di Morea: principato autonomo del Peloponneso
settentrionale. Fu creato dall'imperatore d'Oriente Giovanni VI Cantacuzeno e
nella prima metà del Quattrocento si estese fino a comprendere il
Principato di Acaia e quasi tutta la regione della Morea, ad eccezione dei
possedimenti veneziani. Tuttavia nei decenni seguenti il Despotato subì
un rapido processo di decadenza, che terminò con la conquista da parte
degli Ottomani di Maometto II nel 1460.