Arbusto sempreverde della famiglia delle Mirtacee. Alto circa 2-3 m, il
m. ha foglie opposte, ovate e odorose; i fiori sono ascellari di colore
bianco e talvolta porporino; essi hanno un diametro di 1-2 cm, quattro o cinque
sepali e altrettanti petali, gli stami sono numerosi e la loro lunghezza supera
quella dei petali. Il frutto è una bacca, delle dimensioni di un pisello,
che può assumere diverse colorazioni a seconda delle varietà. Si
conoscono circa 100 specie: nella regione mediterranea vive il
m. comune
o
mortella, sempreverde con fiori bianchi e frutti azzurri-nerastri, che
costituisce una delle piante tipiche della flora mediterranea. L'essenza di
m. contenuta nei rami e nelle foglie è utilizzata in medicina per
le sue proprietà balsamiche, antisettiche e sedative. L'infuso di foglie
di
m. è un rimedio, conosciuto fin dall'antichità, contro
leucorrea ed emorroidi. L'industria cosmetica utilizza l'acqua distillata dai
frutti come componente della cosiddetta "acqua angelica". Il legno,
particolarmente duro, viene utilizzato in lavori di tornitura. ║
Nell'antichità il
m., in quanto pianta sacra ad Afrodite, era
considerato simbolo dell'amore: le sue foglie erano utilizzate durante le
cerimonie nuziali e come decorazione delle case delle giovani spose. Il
m. era anche legato al culto di Apollo, dio protettore della poesia. Con
corone di
m. venivano incoronati i generali romani cui era attribuita
l'ovazione. Corone di
m. erano portate anche dai partecipanti ai
banchetti, in quanto si credeva che il suo odore fosse in grado di combattere
l'ubriachezza. Il
m. inoltre, in quanto sempreverde e connesso con
l'amore, veniva ampiamente utilizzato anche come pianta funeraria. ║ Fig.
- Nel linguaggio poetico, simbolo dell'amore. ║ Fig. - Nel linguaggio
poetico, simbolo della poesia o della gloria poetica.