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Miranda, Francisco Antonio Gabriel de.

Generale e uomo politico venezuelano. Arruolatosi giovanissimo nelle milizie coloniali spagnole, combatté in Africa, nelle Antille e poi nel Nord America durante la guerra di Indipendenza. La lotta delle colonie anglo-americane gli diede l'ispirazione per creare un analogo movimento contro la dominazione spagnola nell'America Meridionale: il suo progetto originario era quello di costruire un unico grande Impero, comprendente tutti i territori di lingua spagnola, dal Mississippi alla Terra del Fuoco, retto, in un regime di Monarchia costituzionale, da un discendente degli Inca. Per cercare appoggi internazionali alla sua causa fu prima negli Stati Uniti (1783), quindi passò in Europa: a Londra, dove ebbe contatti con W. Pitt, e poi in tutte le principali capitali europee. Fu a lungo alla corte di Caterina II di Russia che gli conferì il titolo di colonnello dell'esercito. Scoppiata la Rivoluzione francese, M. combatté nell'esercito rivoluzionario che nel 1792 conquistò Anversa e, l'anno seguente, fu nominato comandante in capo delle truppe francesi in Belgio. Resosi sospetto per i suoi rapporti con i girondini, subì un processo per alto tradimento; assolto, preferì rifugiarsi in Inghilterra e di qui negli Stati Uniti, dove organizzò una spedizione in Venezuela allo scopo di suscitare la sollevazione popolare contro gli Spagnoli: sbarcato a Coro con pochi volontari andò incontro al più completo insuccesso e fu costretto a ritornare in Inghilterra. A Londra ebbe modo di conoscere S. Bolivar che lo convinse a ritornare in patria dove i Creoli si erano impadroniti del potere (1810). Deputato al Congresso della Repubblica Venezuelana, generale dell'esercito nazionale, nel 1812, per far fronte alla minaccia della reazione spagnola, assunse poteri dittatoriali. Costretto a scendere a patti con gli Spagnoli a causa della difficile situazione in cui versava il Paese, fu accusato di tradimento dallo stesso Bolivar e da questi consegnato agli Spagnoli che lo rinchiusero in carcere fino alla morte (Caracas 1750 - Cadice 1816).