Stato (218.600 kmq; 4.725.000 ab.) degli Stati Uniti d'America
centro-settentrionali. Confina a Est con il Wisconsin, a Sud con lo Iowa, a Nord
con il Dakota e a Ovest con il Canada (Ontario e Manitoba); a Nord-Est si
affaccia sul Lago Superiore. Capitale: Saint Paul. Città principali:
Minneapolis, Duluth, Rochester, Bloomington, Richfield, Edina e Saint Louis
Park. • Geogr. - Il territorio è caratterizzato, soprattutto nella
fascia settentrionale, da un penepiano, continuazione dello scudo canadese:
è un susseguirsi di colline moreniche e di numerosi laghi (circa 11.000),
testimonianza delle glaciazioni quaternarie. È attraversato dall'alto
corso del fiume Mississippi, che in uno di tali laghi ha le sue sorgenti, e dal
fiume Minnesota da cui lo Stato ha preso il nome. Altri fiumi importanti sono il
Red River e il San Lorenzo. Foreste di conifere abbondano a Nord, mentre a Sud
si estendono vaste praterie. Il clima è di tipo continentale freddo con
forti escursioni termiche. • Econ. - Stato principalmente agricolo, vi
predominano le coltivazioni di cereali, ortaggi, frutta, soia, barbabietole da
zucchero, lino; notevole l'allevamento bovino e suino. Nella zona nord-orientale
esistono inoltre ricchi giacimenti di ferro che forniscono il 63% della
produzione totale di ferro statunitense. Le industrie sfruttano le risorse
agricole, forestali e minerarie: industrie alimentari, tipografiche, tessili,
meccaniche, elettrotecniche. • St. - L'esplorazione della regione fu
iniziata verso la metà del XVII sec. dai Francesi. Nel 1783, al termine
della guerra dei Sette anni, il territorio venne diviso tra gli Spagnoli (Ovest)
e gli Inglesi (Nord e Est). Passò poi agli Stati Uniti nel 1803 ed
entrò a far parte dell'Unione nel 1858. Gli scontri tra coloni e Indiani
furono particolarmente violenti in questa zona e si conclusero nel 1863 con la
definitiva sconfitta dei Sioux. L'incremento demografico raggiunse il suo
culmine verso la fine del XIX sec. con l'apertura delle miniere.