Uomo politico romano. Venuto a contatto con personalità di spicco della
sua epoca, quali Plinio il Giovane e Plutarco, fu elogiato per la sua cultura.
Nel 107 divenne console e nel 124 governatore della provincia d'Asia. La sua
notorietà è dovuta al fatto che l'imperatore Adriano gli
indirizzò un rescritto con il quale dava disposizione che i cristiani
fossero condannati solo dopo un regolare processo dal quale risultassero rei di
"qualcosa contro le leggi" e scontassero una pena proporzionata alla colpa
commessa. Il documento, di cui ci è giunta notizia attraverso Eusebio,
è uno dei testi fondamentali riguardanti il rapporto tra le
autorità dell'Impero e i cristiani nei primi due secoli (I-II sec.
d.C.).