Che concerne la migrazione, a volte utilizzato anche nel senso di migrante:
uccelli m.,
cellule m. • Pol. -
Politiche m.: misure
messe in atto dai vari Paesi per regolamentare le migrazioni. Generalmente non
vengono attuate vere e proprie politiche
m. da parte dei Paesi di
provenienza; solo alcuni Stati comunisti, in passato, sono riusciti a
pianificare il flusso di uscita dei loro cittadini (specie studenti) che si
recavano in altri Paesi aventi lo stesso tipo di regime. La natura delle misure
messe in atto dai Paesi ospitanti è spesso legata alla situazione
congiunturale; il ristagno del mercato, con la conseguente impossibilità
di assorbimento di nuova manodopera, provoca un irrigidimento delle norme che
regolano le migrazioni (chiusura delle frontiere, fissazione di quote massime).
Talvolta le politiche
m. possono avere carattere selettivo verso
particolari provenienze (tale fu ad esempio il
Quota act con cui gli
Stati Uniti, nel 1921, fissarono l'ammissione di immigrati in base a quote che
variavano a seconda della provenienza geografica), oppure possono graduare i
periodi di immigrazione (in Svizzera esistono tre livelli di permessi di
soggiorno: stagionale, annuale, residente, e non è possibile passare al
livello successivo se non si è fatto un determinato periodo nel livello
inferiore). Le organizzazioni internazionali si sono interessate dei problemi
legati alle migrazioni fin dagli anni Venti, cercando di regolarne il flusso e
di stabilire diritti e doveri degli immigrati. Nel 1951 è sorto, a
Ginevra, il Comitato intergovernativo provvisorio per i movimenti migratori
dell'Europa (CIPMME, ora CIME), che si è occupato del trasporto e della
sistemazione di centinaia di migliaia di emigranti. Di notevole importanza per
l'espansione dell'emigrazione continentale fu il trattato istitutivo della
Comunità Economica Europea, nel quale veniva prevista l'eliminazione, fra
gli Stati membri, di qualsiasi ostacolo alla libera circolazione dei cittadini e
dei lavoratori. Particolare attenzione viene posta dalla comunità
internazionale verso le problematiche dei rifugiati, ovvero di coloro che sono
costretti ad abbandonare il proprio Paese perché la loro vita è in
pericolo. Di essi si occupa in maniera specifica l'Alto commissariato delle
Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), organizzando e favorendo l'inserimento di
tali profughi in altri Paesi.