Pittore francese. Allievo del pittore Jean Boucher e di Simon Vouet,
soggiornò a Roma dal 1635 al 1657, subendo l'influsso dei principali
esponenti della corrente bolognese-romana: Annibale Carracci, Domenichino e
Albani. Chiamato a Parigi da Luigi XIV, iniziò una vasta attività
come decoratore, autore di quadri religiosi e ritrattista, divenendo uno dei
pittori più noti del suo tempo. Nel 1690 sostituì Le Brun come
pittore di corte e, successivamente, divenne direttore dell'Accademia Reale. La
sua opera, caratterizzata da vive accentuazioni di colore, si inserisce nella
polemica contro i "poussinisti" (i seguaci di Nicolas Poussin) a favore di una
posizione "colorista". Fra le sue realizzazioni più significative
ricordiamo: gli affreschi che ornano la cupola della chiesa di
Val-de-Grâce a Parigi (1663); i celebri ritratti di spirito classico
conservati al Louvre; la
Famiglia del delfino, in mostra a Versailles; il
ritratto di
Luigi XIV (Torino, Galleria sabauda) (Troyes 1612 - Parigi
1695).