Termine che indica vari tipi di malattie infettive prodotte da miceti che
colpiscono l'uomo, gli animali e le piante. • Med. - Le
m. si
classificano in base al fungo patogeno, ma a seconda della loro localizzazione
si distinguono in:
m. sistemiche o
profonde, che interessano gli
organi interni;
m. del sottocutaneo, a carico della pelle, del
sottocutaneo e dell'osso;
m. cutanee, che si localizzano nell'epidermide,
nei capelli e nelle unghie;
m. superficiali, che coinvolgono solo i
capelli e lo strato più superficiale dell'epidermide. ║
M.
sistemica o
profonda: è dovuta a funghi saprofiti che vivono
nel suolo. L'uomo può introdurli nel suo organismo attraverso le vie
aeree, inalandone le spore che producono lesioni a livello polmonare, sotto
forma di polmoniti o broncopolmoniti (istoplasmosi, blastomicosi,
coccidioidomicosi). Talora sviluppa meningite o meningo-encefalite
(criptococcosi). Questo tipo di
m., un tempo letale, ora può
essere curata con un'adeguata chemioterapia antifungina. Tali patologie sono
nuovamente diventate frequenti in soggetti con sindrome da immunodeficienza
acquisita (V. AIDS). ║
M. del
sottocutaneo: è causata da saprofiti del suolo e delle piante, che
fanno il loro ingresso nel corpo umano attraverso graffi o piccole ferite. Sono
malattie tipiche delle regioni tropicali (maduramicosi, sporotricosi, ecc.).
║
M. cutanea: causata da funghi dermatrofiti, si propaga da uomo a
uomo per contatto diretto o attraverso frammenti di materiale organico in cui
è presente il fungo. Tali
m. tendono a localizzarsi nei tessuti
ricchi di cheratina (peli, capelli, unghie, lo strato corneo dell'epidermide).
Nell'uomo esistono una quindicina di
m. di varia gravità, tra le
quali ricordiamo: la
m. del capillizio (detta tigna), la
m. della
barba, la
m. della pelle, frequente nei mesi estivi. ║
M.
superficiale: si tratta di comuni patologie, come la pitiriasi o la Candida,
che si localizzano nelle mucose. ║
M. fungoide: malattia cutanea,
di natura neoplastica, meglio definita come linfoma non-Hodgkin a cellule T, a
insorgenza cutanea. Caratterizzata da un lungo decorso, in cui si hanno
inizialmente manifestazioni cutanee affini all'eczema e alle dermatosi
pruriginose, giunge solo dopo anni alla fase tumorale, con comparsa di
tumefazioni di varie dimensioni, di colore rosso-viola, spesso dure e ulcerose
in superficie. Si verifica quindi un progressivo decadimento generale, in cui
sono coinvolte ghiandole linfatiche e milza, e terminante con la morte. La
terapia adottabile varia a seconda dello stadio della malattia: in genere la
più utile è quella radiante. ║ In generale, tutte le
m. possono insorgere in individui le cui difese immunitarie siano
temporaneamente diminuite (a causa di altre malattie, in casi di
tossicodipendenza o dopo prolungati trattamenti antibiotici). Esistono,
tuttavia, specifiche terapie antimicotiche (soprattutto gli antibiotici
polienici) che permettono di ottenere ottimi risultati. • Veter. - Di
notevole rilevanza le
m. cutanee, dette volgarmente
tigne, temute
per la loro contagiosità. Il contagio avviene all'interno della stessa
specie e tra specie diverse e da queste può propagarsi anche all'uomo.
Tra gli animali domestici comune è l'aspergillosi che colpisce i polmoni
dei pulcini, provoca aborti nei bovini, gastroenteriti negli ovini e nei
suini.