Uomo politico italiano. Di nobile famiglia piemontese, seguace della Carboneria,
partecipò ai moti del 1821; fu quindi arrestato e condannato all'esilio.
Tuttavia proseguì la sua attività, divenendo uno dei membri
più impegnati della Associazione Agraria Piemontese, convinto sostenitore
della necessità di una profonda e intensa azione pedagogica delle masse
rurali. Negli anni 1848-65 e 1867-76 fu deputato e dal 1857 senatore
(Savigliano, Cuneo 1797 - Torino 1879).