(detto
il Paflagone). Imperatore d'Oriente. Introdotto a corte in giovane
età dal fratello, il monaco Giovanni l'Orfanotrofo, il quale aveva
esercitato una grande influenza durante il regno di Romano III Argiro, fu fatto
sposare all'anziana imperatrice Zoe dopo la morte del marito Romano (1034).
Essendo
M. gravemente ammalato di epilessia e desideroso di condurre vita
ascetica, fu in effetti il fratello Giovanni a curare gli affari di Stato,
coadiuvato dai numerosi parenti, cui affidò i più alti incarichi
politici e amministrativi. Nel 1040 i Bulgari, già sottomessi da Basilio
II, si ribellarono: lo stesso
M. prese parte alla grande spedizione
militare che sedò la rivolta. Nello stesso periodo vi fu anche
l'insurrezione degli Slavi del Principato di Zeta (Montenegro), che seppero
opporre una strenua resistenza alle truppe imperiali e, per primi, si liberarono
dal dominio bizantino. Da quel momento in poi le condizioni di salute di
M. (che nel frattempo si era fatto monaco) peggiorarono fino a condurre
l'imperatore alla morte, che lo colse nel convento di Sant'Argiro da lui fondato
(m. Costantinopoli 1041).