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Mezzogiorno, Vittorio.

Attore italiano. Esordì giovanissimo nel teleromanzo Rosella (1964) e, sempre per la TV, fece parte del cast de La fiera delle vanità (1967). Successivamente fu il protagonista dello sceneggiato Una spia del regime (1976), l'ispettore Quill in Delitto sulle punte (1977) e Cheeseface nella riduzione televisiva di Martin Eden diretta da G. Battiato (1979). Debuttò nel cinema interpretando una serie di film legati alla situazione politica degli "anni di piombo" in Italia, come La caduta degli angeli ribelli (1981), Tre fratelli (1981), ...E noi faremo karakiri (1981). Nel 1984 partecipò allo sceneggiato ...E la vita continua e, nel 1985, lavorò in Io e il duce e Un foro nel parabrezza. Applaudito interprete nel 1989 delle versioni teatrale e cinematografica del Mahabharata, sul teleschermo ottenne una grande popolarità nelle vesti del commissario Licata ne La piovra 5 e 6 (1990-92). Del 1991 sono le pellicole La condanna di M. Bellocchio e Grido di pietra di W. Herzog. Nella stagione teatrale 1992-93 M. si cimentò con il testo di A. Schnitzler Scena madre, con la regia di A. Marat, confermando il suo talento interpretativo (Cercola, Napoli 1941 - Milano 1994).