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Mezzogiorno, Giovanna.

Attrice italiana. Figlia degli attori Vittorio Mezzogiorno e Cecilia Sacchi, dopo il liceo linguistico decise di dedicarsi al teatro, trasferendosi a Parigi per frequentare il laboratorio d'arte drammatica di Ariane Mnouchkine, Le Théatre du Soleil. Nel 1994 entrò a far parte del workshop di Peter Brook (Le Centre International de Créations Théatrales), con cui debuttò l'anno successivo nello spettacolo Qui est là, un lavoro di ricerca sull'Amleto shakespeariano messo a punto dallo stesso regista su testi di vari autori quali Bertold Brecht, Antonin Artaud, Gordon Craig, Kostantin S. Stanislavskij e portato in tournée in molti teatri d'Europa (per questa interpretazione la M. venne insignita del premio Coppola-Prati). Nel 1997 rientrò in Italia dove esordì sul grande schermo in un film scritto, diretto e interpretato da Sergio Rubini, Il viaggio della sposa, che, oltre a mettere in luce la sensibilità e la versatilità che avrebbero caratterizzato la sua futura attività cinematografica, le fece guadagnare la Targa d'Argento "Nuovi talenti del cinema italiano" alle Grolle d'Oro, il Globo d'Oro della Stampa estera e il Flaiano come miglior interprete femminile della stagione cinematografica 1997-98. Nel 1998 fu tra gli interpreti del film di Michele Placido Del perduto amore, conquistando il Nastro d'Argento, il Ciak d'Oro e il Premio Pasinetti come migliore attrice protagonista. Dopo un breve passaggio in televisione (con la fiction Più leggero non basta di Elisabetta Lodoli, a fianco di Stefano Accorsi, per anni suo compagno nella vita), nel 1999 fu nel cast di Asini di Claudio Bisio e di Un uomo per bene di Maurizio Zaccaro. Recitò successivamente nel film-tv I miserabili (2000) di Josée Dayan e nelle pellicole L'ultimo bacio (2001) di Gabriele Muccino, per il quale vinse il premio Flaiano; Tutta la conoscenza del mondo (2001) di Eros Puglielli; Malefemmene (2001) di Fabio Conversi; Ilaria Alpi - Il più crudele dei giorni (2002) di Ferdinando Vicentini Orgnani, nel quale interpretò il ruolo della giovane giornalista della RAI uccisa in Somalia, con cui ottenne il Nastro d'Argento come migliore attrice protagonista; La finestra di fronte (2003) di Ferzan Ozpetek, con cui vinse il David di Donatello come migliore attrice protagonista; L'amore ritorna (2004) di Sergio Rubini, che le valse il Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista; Il club delle promesse (2004) di Marie-Anne Chazel; Compleanno (2005) di Sandro Dionisio; La bestia nel cuore (2005) di Cristina Comencini, con cui vinse la Coppa Volpi; Lezioni di volo (2006) di Francesca Archibugi; AD project (2006) di Eros Puglielli (n. Roma 1974).