Piano secondario di un edificio che si trova tra due piani principali. Esso
risponde alla necessità di utilizzare al meglio lo spazio disponibile e i
vani in esso ricavati. • Encicl. - Il
m. fu utilizzato fin
dall'antichità; fra i primi esempi si possono citare quelli delle
insulae di Roma, nelle quali il
m. era posto al di sopra del piano
terreno e utilizzato come deposito o laboratorio; quello dei palazzi bizantini e
gotici di Venezia; quello dei palazzi di età barocca, con funzioni
abitative e residenziali. L'uso del
m. è scomparso
nell'architettura moderna, anche a causa delle norme edilizie che impongono
un'altezza minima per i piani di 2,70-2,90 m.