Conformità, rigorosa aderenza a un metodo. ║ In senso negativo,
esagerato valore dato all'uso o all'efficacia dei metodi. • Rel. - Col
termine
m. si indicano varie sette e comunità del mondo
protestante (quasi esclusivamente anglosassone), tutte derivate dal "metodo" di
vita religiosa propagato, su fondamento irrazionalistico, antintellettualistico
e anticulturale, dai fratelli John e Charles Wesley e da George Whitefield. Nato
all'interno della Chiesa anglicana nella prima metà del Settecento, il
m. si è poi distaccato, organizzandosi in comunità
autonome. Un ramo di esso conserva ancora il nome di
Chiesa Wesleyana. J.
Wesley, prete anglicano (1703-1791), intese rinnovare e approfondire la
coscienza religiosa protestante della popolazione inglese del medio e basso
ceto, che egli considerava inaridita per il prevalere del Deismo e
dell'Illuminismo nel clero anglicano. Facendo ricorso alla dottrina soprattutto
dei pietisti, che facevano perno sull'esperienza intima del rinnovamento
interiore e della salvazione della fede, nonché sull'accentuazione di un
rigoroso metodo d'esame interiore e di vita collettiva sapientemente
organizzata, Wesley arrivò alla formulazione delle sue teorie. Egli
organizzò il suo movimento in società singole,
bande,
composte di soci adulti; ogni banda era divisa in
classi. La classe era
la cellula del movimento e si riuniva ogni settimana per le comunicazioni e le
meditazioni in comune. A capo di ogni società era posto un leader che
assisteva anche lo stesso Wesley nella continua sorveglianza sulle singole
società; accanto ad esso, un ministro itinerante di classe in classe, e
un amministratore. Leader, predicatori e amministratori si riunivano anch'essi
settimanalmente. Wesley partecipava a queste riunioni e a quelle delle classi e
controllava la moralità degli associati. Proponendosi di rinnovare la
Chiesa anglicana di Stato, Wesley operò invece un distacco da essa. Dopo
la sua morte, mentre la sua autorità suprema venne sostituita da quella
della
Conferenza di cento pastori e predicatori fondata da lui stesso nel
1784, originariamente con funzioni consultive e ispettive, il movimento per il
distacco dalla Chiesa stabilita si accentuò. D'altra parte, mentre molti
dissidenti facevano proprio l'antirazionalismo e l'antintellettualismo del
risveglio interiore metodista, i motivi del dissidentismo si diffusero fra i
metodisti, conducendo a scissioni. La Chiesa Madre Metodista rappresenta un
compromesso fra le varie tendenze; accanto ad essa si hanno 30 diverse
suddivisioni metodiste, raggruppate in due sezioni, quella orientale (ex Impero
britannico) e quella occidentale (zona americana), e comprende le Chiese
metodiste di parte dell'Africa, dell'Asia e quelle di colore. Il rigore morale
del movimento metodista, la continua sorveglianza dei membri gli uni sugli
altri, alla quale fa riscontro l'assistenza reciproca, e la sua intensificazione
sentimentale di tipo puritano, lo hanno fatto annoverare da M. Weber fra i
più importanti fattori dello "spirito del capitalismo". • Med. -
Sistema teorico elaborato da Temisone di Laodicea, secondo il quale i corpi sono
composti da atomi in continuo movimento e divisi tra loro da pori. Per Temisone
le malattie possono ricondursi a restringimento (
status strictus) o a
dilatazione (
status laxus) dei pori degli organi e dei tessuti. I rimedi
proposti da tale dottrina si distinguono rispettivamente in
rilassanti
(salasso, bagni caldi, fomenti, moto),
astringenti (oscurità,
acqua e aria fredde, erbe e polveri varie) e
profilattici. Sebbene
limitato e semplicistico, il
m. è considerato come un tentativo di
inquadrare sistematicamente le malattie.