Frazione del comune di Bernalda, in provincia di Matera, 48 km a Sud-Est del
capoluogo; è posta a 3 m s/m., sulla costa ionica, tra le foci dei fiumi
Bradano e Basento. Agricoltura; commercio. Turismo balneare a
Lido di M.
Deve il suo nome ai resti della città greca rinvenuti a Nord-Est
dell'attuale abitato. 1.100 ab. CAP 75010. • St. - Secondo Strabone fu
fondata da Nestore, ma la cronologia tradizionale asserisce che
M.
sarebbe stata fondata nel 773 a.C. dagli Achei del Peloponneso in collaborazione
con altre genti, quali Beoti, Focesi, Acarnani. La sua prosperità si
legò, più che ai commerci, alla fertilità delle sue terre e
alla politica di acquisizione che la colonia svolse in questo senso. La
conquista dei territori della città di Siri, in alleanza con Sibari e
Crotone, segnò il suo apogeo. Estranea alla distruzione di Sibari,
M. cercò di resistere all'ingerenza crotoniate (accolse fra
l'altro Pitagora esule da Crotone e i suoi seguaci, diventando centro diffusivo
delle dottrine filosofiche di tale scuola), ma finì per essere attratta
nell'orbita egemonica di Taranto. Nel 415 a.C. partecipò con un piccolo
contingente alla spedizione ateniese in Sicilia e stabilì un'alleanza con
Roma durante la guerra contro Pirro. La seconda guerra punica, però, la
vide parteggiare per Annibale, che dopo Canne stabilì a
M., fra il
207 e il 210, il proprio quartier generale in Lucania. Riconquistata dai Romani,
ebbe lo status di città federata, poi di municipio, e fiorì fino
al I sec. a.C. La sua decadenza ebbe inizio in età imperiale,
finché venne distrutta dagli Arabi nell'Alto Medioevo. • Arte - Gli
scavi e le ricerche aerofotografiche hanno permesso di individuare la cinta
muraria dell'antica città, che aveva impianto regolare e caratteristiche
strade ortogonali. Al centro dell'insediamento greco (i resti del
castrum
e dell'abitato romano sono stati rinvenuti più a Sud) sorgeva il tempio
di Apollo Lykéios: i reperti parlano di un edificio dorico, esastilo,
periptero cui appartengono, fra l'altro, le terrecotte architettoniche e le
grondaie policrome a teste leonine qui ritrovate. Nell'area del santuario erano
compresi anche altri quattro templi. A breve distanza erano
l'
agorà e il teatro (metà del IV sec. a.C.); sono inoltre
riconoscibili i resti dei quartieri artigianali e delle necropoli all'esterno
della città. Il monumento più noto e meglio conservato dell'antica
M. è il tempio extraurbano di Era (forse 500 a.C.), detto
più comunemente delle Tavole Palatine: dorico, esastilo, periptero,
mostra ancora erette 15 delle sue colonne. Un altro tempio extraurbano era
quello dedicato a Zeus Aglàios, nell'attuale località San Biagio,
presso le antiche fonti di acqua potabile, dove, peraltro, sono state
riconosciute tracce di insediamenti neolitici.