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Messina, Francesco.

Scultore italiano. Compiuti gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Genova, nel 1932 si trasferì a Milano. Due anni più tardi, divenne titolare della cattedra di Scultura all'Accademia di Brera, di cui fu direttore dal 1935. A partire dal 1930, la ricerca artistico-espressiva di M. portò lo scultore a elaborare un linguaggio, ispirato all'arte plastica rinascimentale, volto all'aderenza al dato reale, per poi approdare a una ripresa di moduli classicistici e neo-ellenistici. M. prese parte alle più importanti manifestazioni artistiche italiane, fra cui la Biennale di Venezia del 1942 (vincendo il Gran premio per la scultura) e la Quadriennale di Roma. Nel corso della sua attività M. allestì molte personali, partecipando inoltre a numerose collettive nelle principali città, in Italia, in Europa, negli Stati Uniti, in Canada. Tra le sue opere, prevalentemente in bronzo, ricordiamo: Pugilatore (1930, Torino, Museo civico), Narciso (1946-60, Firenze, Galleria d'Arte Moderna), il monumento funerario a Papa Pio XII (1963, Roma, S. Pietro), Cavallo morente (1966, Roma, palazzo della RAI) (Linguaglossa, Catania 1900 - Milano 1995).