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Messianismo.

(dal francese messianisme). Concezione religiosa, presente nel Giudaismo e nel Cristianesimo, ma di cui si hanno tracce anche nelle religioni orientali, fondata sull'attesa di un Messia al quale è attribuita la funzione di portare all'uomo la salvezza, dando inizio a un'epoca nuova, di giustizia e di felicità. • Rel. - Nell'antica religione ebraica era fondamentale il concetto di Messia (V.) che, soprattutto nel tardo Giudaismo, rappresentò la figura centrale dell'attesa del popolo israelitico: tale figura fu identificata, all'avvento del Cristianesimo, con Gesù Cristo, unto del Signore, consacrato da Dio ad agire per Lui stesso. Nella religione islamica una concezione simile è sottesa alla figura del mahdi (V. MAHDISMO), mentre è riconducibile alla stessa tipologia di fenomeno religioso l'attesa di un Salvatore nel Mazdeismo (V.) e nel Buddhismo mahayanico (V. MAHAYANA). • St. delle rel. - Nonostante le origini del m. siano rintracciabili nell'antica mitologia babilonese e nelle dottrine escatologiche iraniche, esso si sviluppò soprattutto all'interno del pensiero religioso ebraico, nel quale al Messia atteso furono attribuite una missione politica (il ritorno all'età di David dopo l'esperienza dell'esilio) e una missione morale-religiosa (il ritorno del popolo di Israele all'alleanza con Dio). La concezione messianica è presente soprattutto nei libri dell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici. Il popolo d'Israele si è reso colpevole allontanandosi dall'unico Dio e per questo grava su di esso una giusta punizione, al di là della quale, tuttavia, lo attendono la purificazione e la redenzione, che si attueranno mediante l'azione di un Messia inviato da Dio. Secondo l'interpretazione biblica, il Salvatore discenderà dalla stirpe di David, avrà natura divina e nascerà da una Vergine. I libri apocrifi mostrano quanto l'attesa messianica fosse intensa al tempo della venuta di Cristo, che nella sua predicazione si identificò con il Messia mandato da Dio, ma prescindendo da qualsiasi motivo di natura politica. L'identificazione tra Cristo e il Messia, accettata e fatta propria dal Cristianesimo, fu rifiutata dall'Ebraismo che elaborò ulteriormente la dottrina messianica, posponendo l'epoca della venuta del Messia. • Pol. - Qualsiasi ideologia o dottrina politica che generi un'attesa simile a quella propria al m.M. polacco: ideologia politica sorta negli ambienti democratici e rivoluzionari dopo il fallimento della Rivoluzione polacca del 1830-1831. Secondo tale concezione, la Nazione polacca avrebbe un ruolo fondamentale e una missione da compiere per il bene dell'intera umanità. Accennato negli scritti di J. Hoene-Wronski (Messianisme, 1831) e di K. Brodzinski, il m. polacco venne rielaborato e sviluppato da Mickiewicz, quindi fu ripreso da Towianski e Cieszkowski. • Psicol. - Condizione patologica nella quale un individuo si ritiene investito di una missione di particolare importanza per il futuro e il bene dell'umanità.