Quotidiano politico fondato a Roma nel 1878 da L. Cesana, F. Albanese, L.A.
Vassallo. Fu presto acquistato interamente da Cesana, che lo diresse fino al
1911. Nel 1915 passò ai fratelli Perrone. Inizialmente di orientamento
liberal-democratico, si schierò poi a favore dell'occupazione della Libia
e su posizioni interventiste in occasione della prima guerra mondiale; negli
anni posteriori al termine del conflitto, diretto da F. Malgeri, F. Buoninsegni,
A. Pavolini, fu allineato su posizioni filofasciste. Tra il 1946 e il 1952
(periodo nel quale assunse il titolo di "Messaggero di Roma" e "Giornale del
Mattino") venne diretto da M. Missiroli, che conferì alla testata una
chiara posizione filodegasperiana; negli anni successivi (1952-73) fu diretto da
A. Perrone, uno dei comproprietari, quindi da I. Pietra e poi L. Fossati. Dopo
l'acquisto della testata da parte della Montedison, il giornale subì una
progressiva crisi, aggravata dai contrasti fra proprietari e sindacati dei
lavoratori. Nel 1996 passò di proprietà alla famiglia
Caltagirone.