Astron. - Pianeta del sistema solare, il più vicino al Sole. La distanza
media di
M. dal Sole risulta, infatti, pari a circa 58 milioni di km. Il
periodo di rivoluzione intorno al Sole è di circa 88 giorni, e avviene
lungo un'orbita fortemente eccentrica (0,206) che risulta inclinata sul piano
dell'eclittica di circa 7°. Il moto di rivoluzione di
M. presenta
delle variazioni dovute alle perturbazioni causate dagli altri pianeti e
un'anomalia nella velocità che viene considerata dagli studiosi una delle
prove sperimentali a supporto della teoria della relatività generale. La
distanza del pianeta dalla Terra varia tra gli 80 e i 220 milioni di km, e il
periodo sinodico (il tempo necessario affinché il pianeta si venga a
ritrovare nella stessa posizione rispetto alla Terra) è di circa 115,9
giorni. Il diametro reale di
M. è circa il 30% di quello terrestre
(4.850 km); il volume e la massa sono rispettivamente 0,06 e 0,054 volte quelli
terrestri, mentre la densità media è molto prossima a quella
terrestre (6 g/cm
3).
M. è visibile ad occhio nudo
subito dopo il tramonto e poco prima del sorgere del Sole, ed essendo un pianeta
interno presenta anch'esso il fenomeno delle fasi. A lungo si è creduto
che il periodo di rotazione attorno all'asse fosse uguale al periodo di
rivoluzione, cosicché
M. avrebbe presentato al Sole sempre la
medesima faccia. Al contrario, misurazioni radar della sua velocità,
condotte utilizzando l'effetto Doppler, hanno consentito, nel 1965, di rilevare
che il pianeta ruota su se stesso in soli 59 giorni. Ne consegue che
M.
non presenta sempre la stessa faccia al Sole, ma il Sole sorge su
M. ogni
176 giorni. Quindi, nonostante il pianeta sia vicinissimo al Sole, la parte in
ombra di
M. può raggiungere la temperatura di –170 °C,
mentre la parte illuminata raggiunge in media i 400 °C.
M. non ha
satelliti. ║
Superficie di M.: solo nel 1974-75, tramite tre
successivi passaggi della sonda Mariner 10, è stato possibile osservare
con buona risoluzione l'aspetto superficiale di
M. Esso si presenta
simile a quello lunare, con grandi crateri e bacini, di cui uno dei maggiori
(con diametro di 1.300 km) è il Bacino Caloris, così chiamato in
quanto situato vicino a un "polo caldo". Dal momento che la densità di
craterizzazione è un indice dell'età, gli studiosi distinguono
sulla superficie di
M. zone molto antiche (4 miliardi di anni), ad alta
craterizzazione, zone pianeggianti, formatesi in epoca più recente a
seguito della fuoriuscita di lava dai crateri, e infine crateri ancora
più recenti (1 miliardo di anni). Le osservazioni condotte dalla sonda
Mariner 10 hanno altresì permesso di individuare la presenza di un debole
campo magnetico, e di una tenue atmosfera composta da idrogeno, elio e neon.
Poiché, a causa delle alte temperature raggiunte dal pianeta e della sua
bassa gravità, l'esistenza di un'atmosfera dovrebbe essere un fenomeno
impossibile, si ritiene che essa non sia un'entità stabile, ma che venga
continuamente rinnovata dalla cattura del vento solare da parte di
M.
Quanto all'alta densità di
M. e alla presenza di un campo
magnetico, essi possono essere spiegati solo dalla presenza di un grande nucleo
ferroso, pari a circa il 70% della massa del pianeta.
Rappresentazione schematica delle fasi di Mercurio