Bot. - Genere di piante, per lo più dioiche, appartenenti alla famiglia
delle Euforbiacee, ordine delle tricocche, chiamate volgarmente
mercorella. Ne esistono specie annuali e perenni; in genere hanno foglie
opposte, fiori maschili con una decina di stami e calice a tre o quattro
lacinie. I fiori sono spesso riuniti in glomeruli che a loro volta formano delle
spighe ascellari. I fiori femminili si presentano in racemi o anche fascicolati
e hanno l'ovario quasi sempre a due loculi dal quale si eleva uno stilo
bipartito con due rami retroflessi sulle logge. I frutti sono capsule a quattro
valve - ma del tipo bicocca - e portano semi carunculati. Sono diffuse in
Europa, in Asia e in Africa. In Italia ne esistono solo tre specie: di queste,
la
M. perennis, alta da 20 a 40 cm, presenta un fusto semplice, senza
ramificazioni, che nasce da un rizoma, e i cui nodi sono ben visibili; la
M.
annua è pianta annuale e biennale; alta dai 10 ai 35 cm, ha fusto
molto ramificato con nodi evidenti. Crescono entrambe nelle zone alpine e
appenniniche, ma sono diffuse anche in Europa, Africa nord-occidentale e Asia
occidentale. Le foglie contengono la
mercurialina, un alcaloide
dall'odore sgradevole e dal sapore salso-amaro usato in medicina per le sue
proprietà lassative e antigalattogoghe.