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Mercantilismo.

Spirito, comportamento da mercante. • Econ. - Teoria e politica economica affermatesi in Europa nei secc. XVII e XVIII, contemporaneamente alla nascita e allo sviluppo delle Monarchie nazionali assolute. Partendo dall'identificazione della ricchezza di un Paese con la quantità di metalli preziosi da esso posseduta, i regnanti propugnavano una politica protezionistica verso l'esterno e lo sviluppo all'interno dell'industria manifatturiera per alimentare i commerci e favorire l'entrata di denaro. Il m. assunse caratteristiche precipue a seconda delle diverse Nazioni nelle quali si sviluppò, in relazione alle loro differenti caratteristiche e necessità. In particolare, in Francia il m. raggiunse il suo apice nel sec. XVII con Colbert, si trasformò in un vero sistema protettore dell'industria nazionale e fu chiamato anche colbertismo (V.). In Spagna e Portogallo, Paesi nei quali si registrò, nei secc. XVII e XVIII, un notevole afflusso di metalli preziosi dall'America, la politica economica adottata tendeva a limitare l'uscita dei metalli preziosi e a impedire le importazioni dall'estero; questa serie di misure, tuttavia, non si rivelò favorevole allo sviluppo della capacità produttiva e dell'economia. In Inghilterra la nascita del m. può essere fatta risalire addirittura al 1440, anno in cui, mediante uno dei numerosi Statutes of Employment, furono elevate a principio generale due massime che erano già state applicate in precedenza, ma solo occasionalmente: i commercianti stranieri che importavano merci in Inghilterra dovevano investire in merci inglesi tutto il denaro ricavato e i commercianti inglesi che effettuavano vendite all'estero dovevano riportare in Inghilterra almeno una parte del ricavato in denaro liquido. A questi due principi si richiamò poi l'intero sistema del m. sino all'emanazione del Navigation Act (1651) di O. Cromwell, che potenziava la flotta mercantile inglese, decretando che nessuna merce poteva essere importata se non con navi inglesi. Altri atti di navigazione furono in seguito emanati dal Parlamento inglese nel corso dei secc. XVII e XVIII. In questo modo il commercio coloniale si svolgeva entro regolamentazioni che assicuravano vantaggi monopolistici al capitale della madrepatria.