Elemento architettonico consistente, in epoca romana, in una sporgenza rispetto
alla verticale dei muri, a mo' di balcone o di loggia. Il termine deriva dal
nome del censore Gaio Menio che, nel 318 a.C., introdusse tali sporgenze negli
edifici del Foro per costruirvi, in occasione di spettacoli, dei piccoli palchi
sospesi. ║ Nei teatri di epoca romana, i corridoi anulari che dividevano
la cavea e mettevano in comunicazione le gradinate di questa con le scalinate
d'accesso.