Economista e fisico italiano. Durante il periodo napoleonico fu presidente
dell'amministrazione finanziaria delle province venete (1806) e della Romagna
(1808) e senatore del Regno d'Italia (1809). Dopo la Restaurazione fu chiamato
alla vicepresidenza della commissione delle finanze a Milano (1819). Ha lasciato
studi di grande valore in campo economico e scientifico, tra cui ricordiamo:
Del commercio dei Romani dalla prima guerra punica a Costantino (1787);
Il Colbertismo, ossia della libertà di commercio dei prodotti della
terra (1792), sua opera principale che gli valse anche il premio
dell'Accademia dei Georgofili di Firenze;
Idraulica e fisica sperimentale
(1810-12), studio sulle acque correnti (Fonzaso, Belluno 1749 - Milano
1830).