(in greco
Milo). Isola (150 kmq; 4.500 ab.) della Grecia, appartenente al
gruppo delle Cicladi. • Geogr. - È formata da rocce che poggiano su
uno zoccolo cristallino. Una profonda baia separa la zona montuosa, che occupa
la parte occidentale dell'isola, da quella pianeggiante. • Econ. -
L'economia si basa sull'agricoltura (olive e frutta), sull'allevamento ovino,
sullo sfruttamento minerario (zolfo, piombo, manganese, allume, gesso) e sul
turismo. Centri principali: Milo e Pèra Triovàsalos. • St. -
Fu colonizzata dai Dori nel XIII sec. a.C.; non si hanno notizie da quell'epoca
fino alle guerre persiane. Gli abitanti di
M. presero parte alla
battaglia di Salamina nel 480 a.C. e in seguito aderirono forzatamente alla
prima lega delio-attica; Atene nel 416 a.C. assoggettò l'isola, inviando
anche dei coloni. L'ammiraglio spartano Lisandro la liberò alla fine
della guerra del Peloponneso. Successivamente l'isola fu dominata dai Macedoni e
dai Romani. • Arte - Gli scavi archeologici hanno portato alla luce resti
che testimoniano la presenza di una civiltà preistorica fiorente.
Fylakopì era centro di esportazione dell'ossidiana e conserva i resti di
tre insediamenti preistorici sovrapposti, il primo risalente al Minoico antico,
il secondo del Minoico medio, il terzo di Età micenea. Pochi sono i
reperti risalenti all'epoca storica: dal santuario di Posidone, situato vicino
al porto, ci è giunta una statua della divinità e tra le rovine di
un edificio non lontano dal teatro fu ritrovata nel 1820 la famosa Venere di
M., attualmente conservata a Parigi nel Museo del Louvre.