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Melnati, Umberto.

Attore italiano. Figlio d'arte, esordì ancora bambino in ruoli infantili con la compagnia di cui facevano parte il padre Gino Pietro e la madre Marcella Conti. Quindi interpretò ruoli secondari per diverse compagnie fino a quando, nel 1919, si mise in luce recitando nel Processo dei veleni all'Arena di Bologna. Da quel momento interpretò soprattutto commedie brillanti; negli anni tra il 1930 e il 1939 lavorò prevalentemente nella compagnia Rissone-De Sica, con la quale mise in scena opere d'autore, come Elsa la cavaliera di Betti, Alla prova di Londsdale, L'amore fa fare questo ed altro di Campanile, e una serie di spettacoli e riviste di successo, come Addio, giovinezza! di Camasio-Oxilia e Dura ancora di Biancoli e Falconi. Per il cinema interpretò una serie di commedie il cui intreccio era basato su equivoci sentimentali, tra le quali Mille lire al mese (1939), Rose scarlatte (1940), Un mare di guai (1940), Corto circuito (1943). Nel 1947 fondò una sua Compagnia del teatro comico, che diresse fino al 1952, portando sulla scena opere quali Rosso di sera di Pugliese, La capannina di Roussin, Un viaggetto in Paradiso di Guitry. Dagli anni Cinquanta in poi si dedicò soprattutto alla radio e alla televisione, con programmi di rivista e di prosa brillante nei quali ripropose le forme caratteristiche della sua comicità (Livorno 1900 - Roma 1979).