Poeta dialettale italiano. Condotti gli studi di Filosofia e di Medicina, dal
1766 al 1772 svolse l'attività medica, senza tralasciare tuttavia gli
studi letterari, che lo portarono ad accostarsi alla nuova letteratura
illuminista e ad approfondire il valore intrinsecamente poetico del dialetto.
Negli stessi anni compose numerose poesie, nelle quali utilizzò il
dialetto siciliano, raccolte nei cinque volumi delle
Poesie siciliane
(1787). Si tratta di componimenti di argomento e tono vario, satirico, giocoso,
ironico, favolistico, idillico. Fra le poesie migliori (
La fata galanti,
L'origini di lu munnu, Don Chisciotti e Sanciu Panza) spicca in particolare
la
Buccolica, che impegnò l'autore per diversi anni e che anticipa
per alcuni aspetti la sensibilità e il gusto preromantici che si andavano
diffondendo in quegli stessi anni (Palermo 1740-1815).