Filosofo e psicologo austriaco. Allievo, come Husserl, di F. Brentano, nel 1882
fu nominato professore di Psicologia all'università di Graz e nel 1886
fondò il primo laboratorio austriaco di psicologia sperimentale. Partendo
dalla psicologia dell'atto di Brentano, che considerava elemento essenziale dei
processi psichici il volgersi attivamente verso gli oggetti,
M.
elaborò la cosiddetta
teoria degli oggetti puri, secondo la quale
compito della filosofia è lo studio degli oggetti in quanto tali,
indipendentemente dalla risoluzione del problema empirico della loro esistenza.
Il pensiero di
M. costituisce di fatto uno sviluppo della teoria
brentaniana della intenzionalità, non però in senso psicologico ma
in senso realistico. La vecchia metafisica, infatti, che pretendeva di studiare
la totalità degli oggetti, non esauriva a parere di
M. gli oggetti
pensabili, limitandosi agli oggetti esistenti. Nella teorizzazione di
M.,
viceversa, l'oggetto è concepito come oggetto puro, oggetto in quanto
tale, indipendentemente dalla sua effettiva esistenza, e viene assunto come il
genere più ampio. L'oggetto puro non può essere definito; si
può solo indicare il tipo di processo psichico che gli si riferisce, dal
momento che l'oggetto sussiste solo come correlato di manifestazioni psichiche
(rappresentazioni, giudizi, valutazioni, desideri). La totalità degli
oggetti si distinguerà pertanto in oggetti della rappresentazione e in
oggetti del giudizio. Sulla base della sua nuova scienza,
M. tentò
quindi una assiologia (
Per la fondazione di una teoria generale del
valore, 1928), che costituisce però la parte più debole del
suo pensiero. La dottrina di
M. presenta notevoli affinità con la
fenomenologia di Husserl ed esercitò una notevole influenza sulla teoria
della denotazione del giovane B. Russell, sulla scuola fenomenologica
husserliana e sul neorealismo americano. Diretti continuatori del suo pensiero
furono Ch. von Ehrenfels e V. Benussi. Tra le sue opere ricordiamo:
Studi su
Hume (1877-82);
La scienza filosofica e la sua propedeutica (1885);
Indagini psicologico-etiche sulla teoria del valore (1894);
Sulle
assunzioni (1902), in cui espone la sua teoria fenomenologica dell'oggetto;
La teoria degli oggetti (1904);
Sulla posizione della teoria
dell'oggetto nel sistema delle scienze (1907);
Saggi raccolti
(1913-14);
Possibilità e probabilità (1915) (Leopoli 1853 -
Graz 1920).