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Megiddo.

Antica città della Palestina, situata su un contrafforte della catena del Carmelo, sul sito della odierna Tell el-Mutesellim, a Ovest della piana di Esdrelon. La sua posizione sulla strada carovaniera che univa l'Egitto alla Siria ne fece un luogo di grande rilevanza strategica e spiega l'importanza e la continuità dell'abitato, nonché la varietà delle componenti culturali che in esso si sono avvicendate. Dopo essere stata un'importante città-Stato nel II millennio a.C., M. fu occupata successivamente da Cananei, Hyksos, Egiziani, Filistei e Israeliti. Sotto le sue mura il faraone Thuthmosis III (1493-1440 a.C.) della XVIII dinastia tebana del Nuovo Regno affrontò e vinse il re di Kadesh, suo principale nemico, capo di una piccola confederazione di re e di principi siriani in rivolta contro la dominazione egizia imposta da Thuthmosis I (1526-1513 a.C.). Dopo essere stata espugnata nel XII sec. a.C. dalle tribù d'Israele, che vi rimasero sino alla battaglia contro Sisera, ritornò sotto il dominio israelitico nell'XI sec. a.C. e fu fortificata da Salomone, che ne fece un importante centro del suo Regno e la elevò al rango di prefettura. Incorporata nella provincia assira, in seguito fece parte del Regno di Giuda. Nel 609 a.C. il re egizio Nekao II (609-594 a.C.), della XXVI dinastia dell'epoca saito-persiana, sconfisse a M. Giosia, re d'Israele, che morì nella battaglia. In età greca e romana la città perse la sua importanza politica e si ridusse a semplice villaggio. All'epoca delle guerre napoleoniche, Napoleone sconfisse i Turchi a M. Nel settembre del 1918 il maresciallo inglese Allenby ottenne qui una vittoria decisiva contro i Turchi. Oggi M., che è situata a circa 25 km da Nazareth, in Galilea, è sede di un kibbutz israeliano. • Archeol. - I vari scavi archeologici susseguitisi a partire dal 1903 hanno gettato luce sulla storia di M., dalla sua fondazione, avvenuta nel V millennio a.C., fino alla dominazione israelitica, attraverso le diverse civiltà che si sono avvicendate sul suo territorio. Nel corso delle ricerche archeologiche, effettuate negli anni dal 1925 al 1939 dagli Americani dell'Oriental Institute di Chicago e dopo il 1960 dagli studiosi israeliani, sono state scoperte le vestigia di 20 strati di città, edificate nell'arco di tempo che va dal Neolitico al 400 a.C. circa. Di sommo interesse sono le mura massive del III millennio a.C., la cinta muraria con porta del II millennio e soprattutto le mura della città edificate dagli Ebrei, dotate di una porta a tenaglia con tre rientranti, nonché i resti di una grande installazione idraulica per l'erogazione dell'acqua, che da una fonte situata fuori le mura portava l'acqua in città attraverso un elaborato sistema di canalizzazione. Sempre al periodo israelitico (secc. X-IX a.C.) risalgono alcune grandi scuderie, capaci di ospitare fino a 400 cavalli, le cosiddette "stalle di Salomone", la cui datazione tuttavia risulta essere di un paio di secoli posteriore all'epoca del grande re israelitico. Nella zona detta sacra furono scoperti ruderi di tre templi in pietra di età cananea, posti intorno a un grande altare circolare in pietra con gradinata, con pavimenti ornati a motivi zoomorfi. Relativi al periodo della dominazione egizia sono stati invece ritrovati resti del palazzo del governatore risalente al Nuovo Regno egiziano, che conteneva, tra l'altro, una ricca collezione di oggetti preziosi, oltre a più di 200 avori. Inoltre un frammento di stele testimonia l'occupazione di questa città da parte del fondatore della XXII dinastia bubastide del Nuovo Regno, il faraone Hedikheperre Shashank (946-925 a.C.), il Sisara o Sesac della Bibbia, il quale in una sua iscrizione del tempio di Karnak si gloria della presa di M.