Scrittore israeliano di origine polacca. Si trasferì in Palestina nel
1926. Narratore fedele al credo realistico, nelle sue opere descrive aspetti e
situazioni tipici della cultura israeliana con una vena di ironia e scetticismo
che si accentuò progressivamente. Fra i suoi lavori ricordiamo: la
raccolta di racconti
Lo spirito dei mari (1950), relativa alla vita nel
kibbutz; il dramma teatrale
Hanna Senesh (1958), i romanzi
Il caso di
uno sciocco (1960),
Vivere dei morti (1965). Gli scritti dell'ultimo
periodo prendono sempre più le distanze dal realismo della sua prima
maniera, per colorarsi di venature simboliche e allegoriche: si veda
In
principio (1962), originale rielaborazione del libro della
Genesi,
Su alberi e sassi (1973),
Viaggio nel mese di Av (1980),
Fogelman (1987), in cui analizza il conflitto tra la letteratura in
lingua ebraica e quella in yiddish (n. Wloclawek, Polonia 1920).