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Medio.

Che sta in mezzo tra due estremi (in senso temporale, spaziale, quantitativo, ecc.); che si trova in posizione intermedia tra un massimo e un minimo. ║ Età m.: età compresa tra la giovinezza e la vecchiaia. ║ Statura m.: statura né alta né bassa. ║ Dito m.: il terzo dito della mano, tra l'indice e l'anulare. • Mat. - Termine m.: il secondo e il terzo termine di una proporzione. Nel caso in cui essi coincidano si parla di m. proporzionale. ║ Valore m.: V. MEDIA. • Filos. - Termine m.: nei sillogismi, il termine collegato con ciascuno dei due estremi nelle due premesse, delle quali consente la sintesi nella conclusione. • Econ. - M. circolante: all'interno di uno Stato, qualsiasi tipo di mezzo di pagamento in uso; l'insieme di tali mezzi. • Sport - Pesi m.: categoria di atleti che comprende, nel pugilato, quelli di peso compreso tra 66,678 e 72,574 kg per i professionisti e tra 71 e 75 kg per i dilettanti. Anche la lotta libera e il sollevamento pesi prevedono la divisione degli atleti in diverse categorie: nella prima disciplina sono considerati pesi m. gli atleti il cui peso varia da 73 a 79 kg, nella seconda sono compresi gli atleti dal peso variabile tra 67,5 e 75 kg. • Radiotecn. - M. frequenza: la frequenza alla quale viene portato il segnale in arrivo in un ricevitore a conversione di frequenza. Essa è generalmente più bassa di quella del segnale stesso. • Ord. scol. - Scuola m.: tutti i gradi di istruzione posti tra la scuola elementare e l'università. Si distingue in scuola m. inferiore o di primo grado e scuola m. superiore o di secondo grado. Nell'uso comune, tuttavia, l'espressione indica la scuola m. inferiore (spesso abbreviata semplicemente come la m. o le m.). ║ Scuola m. inferiore o scuola m.: istituita in Italia nel 1940 per la formazione dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni, essa assorbì i corsi inferiori degli istituti magistrali, del ginnasio e degli istituti tecnici. La riforma del 1962 (L. 31 dicembre 1962, n. 1859) ha istituito la nuova scuola m. unica (mentre parallelamente a quella istituita in precedenza continuavano la loro attività le scuole di avviamento professionale, le scuole d'arte, ecc.): essa è articolata in un corso di studi triennale, che completa l'istruzione obbligatoria e si propone di orientare gli alunni alla scelta dell'attività futura. Nel 1977 la scuola m. è stata ulteriormente riformata, con l'eliminazione dell'insegnamento del latino (prima facoltativo e limitato alla terza classe) e degli esami di riparazione e di seconda sessione. Il piano di studi deciso in base a tale riforma prevede i seguenti insegnamenti: religione (la cui obbligatorietà è stata poi annullata nel 1984 in seguito alla firma del nuovo Concordato tra Santa Sede e Repubblica Italiana); italiano; storia, educazione civica e geografia; lingua straniera; scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali; educazione artistica; educazione tecnica; educazione musicale; educazione fisica. I programmi di insegnamento aggiornati sono stati stabiliti dal DM 9 febbraio 1979. Alla fine del triennio è previsto un esame di licenza, il cui superamento permette l'accesso a tutte le scuole medie secondarie. ║ Scuola m. superiore: si divide in quattro settori principali. L'istruzione classica, scientifica e magistrale prevede l'istituzione di licei classici e scientifici, di durata quinquennale, e di istituti magistrali, di durata quadriennale; non esistono in Italia licei linguistici statali, ma solo privati o comunali. L'istruzione tecnica viene impartita negli istituti tecnici, il cui corso ha la durata di cinque anni, a loro volta distinti in istituti agrari, nautici, industriali, ecc. L'istruzione professionale si impartisce negli istituti professionali, anch'essi distinti in istituti per l'industria e l'artigianato, per l'agricoltura, alberghieri, ecc., con durata variabile. L'istruzione artistica prevede istituti d'arte, licei artistici, accademie di belle arti, conservatori di musica, l'Accademia nazionale d'arte drammatica, l'Accademia nazionale di danza. Gli studenti dei licei classici, scientifici, linguistici, artistici e degli istituti magistrali e tecnici devono superare un esame di Stato finale; secondo la riforma approvata nel 1996, esso prevede tre prove scritte e un colloquio riguardante tutti gli insegnamenti impartiti durante l'ultimo anno di corso. L'accesso ai corsi universitari è possibile per tutti i diplomati di licei e istituti di durata quinquennale, oltre che per coloro che abbiano frequentato istituti magistrali o licei artistici quadriennali e il successivo corso annuale integrativo. • Ling. - Forma verbale che esprime un'azione in cui il soggetto è nello stesso tempo agente e paziente, oppure partecipa intensamente all'azione, oppure ancora è allo stesso tempo soggetto e oggetto dell'azione. Gli antichi considerarono tale forma, presente nelle lingue indoeuropee con forme proprie nei loro stadi più antichi, una forma intermedia tra quella attiva e quella passiva. Il m. si andò gradatamente perdendo nell'evoluzione delle diverse lingue, confondendosi con il passivo per quanto riguarda le forme e con l'attivo per quanto concerne invece la funzione: nel greco classico esso sopravvisse solo parzialmente, mentre nel latino arcaico si presentò già sovrapposto alle forme passive. ║ Nelle lingue moderne, si definiscono m. (o mediali) le forme verbali che esprimono un'intensa partecipazione all'azione da parte del soggetto. ║ Voce m.: termine che per se stesso non ha significato né positivo né negativo; tali sfumature devono quindi essere espresse mediante un aggettivo.