Movimento politico anticolonialista kenyano e denominazione dei suoi
partecipanti. Sorto nel 1948 in Kenya come movimento rivoluzionario clandestino
dei kikuyu, con a capo J. Kenyatta, per contrastare la colonizzazione
britannica, coinvolse ben presto anche membri di altre tribù come gli
embu e i meru; le sue azioni furono eminentemente terroristiche, con omicidi di
coloni bianchi, soprattutto dal 1952 in poi. La reazione del Governo coloniale
britannico fu molto violenta ed ebbe conseguenze sanguinose per entrambe le
parti: entro il 1956 furono eliminati 11.000 ribelli, furono istituiti campi di
concentramento e imprigionati più di 20.000 uomini; centinaia di europei
e di kenyoti, favorevoli al Governo britannico furono uccisi. L'emergenza fu
revocata nel 1960, la stessa politica britannica mutò e il movimento dei
M.M. rientrò gradualmente nella legalità.